mercoledì 16 gennaio 2013

Donne e Regole

Leggevo un giornale e mi sono imbattuta in un articolo, a mio parere molto interessante, riguardo alcune donne che nel nostro Paese si ribellano alla criminalità.
Sono sei donne veramente coraggiose, ma voglio pensare che le "grandi" donne non siano solo sei.
Loro intanto, hanno avuto il coraggio di uscire dall'anonimato pensando in grande, andando oltre le aspettative, grazie al loro impegno.
Di queste donne voglio parlarne anch'io, e voglio ringraziarle.
ringrazio Valentina Fiore e Lucrezia Ricchiuti; una, concittadina di Paolo Borsellino, l'altra di Desio, dalla parte opposta d'Italia.
La distanza che le separa, è la testimonianza di come la criminalità si sia insinuata ovunque.
Per porre fine a questa epidemia criminale, Valentina diventa vicepresidente di un'associazione che collabora con "Libera".
Quest'associazione io e i miei compagni l'abbiamo conosciuta bene attraverso tre incontri formativi e informativi, che si sono tenuti lo scorso anno nella nostra classe.
Lucrezia invece decide di guardare il crimine negli occhi denunciando, facendo nomi, quanti più poteva e conosceva, facendosi anche nominare vicesindaco di Desio.
Grazie a lei, per contrastare le infiltrazioni mafiose negli istituti, molti incarichi sono stati cambiati, personale sospetto sostituito, tutto messo a nuovo.
Devo, anzi, voglio ringraziare Rosaria Capacchione, giornalista e coraggiosa autrice de "l'oro della camorra", Cinzia Franchini, presidente di CNAFita e vittima di intimidazioni mafiose. Ringrazio Maddalena Rostagno che, dopo l'uccisione del padre per conto della mafia, non è riuscita a sopportare il silenzio di tutti, il silenzio della polizia, e così ha parlato lei, nel libro "Il suono di una sola mano".
Per ulsima, ma di certo non ultima, Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace, sotto scorta da quando ha cambiato l'amministrazione comunale, un'amministrazione troppo legale per chi di legalità non sa parlare.
Credo che queste siano donne da conoscere, da riconoscere.
Ho deciso di parlare di loro, della loro esemplare esperienza, affinchè anche voi, lettori, possiate cogliere il grande regalo che sei donne ci hanno fatto: un'iniziazione alla libertà.
Dobbiamo tutti essere fieri di loro per il grande coraggio che dimostrano ogni giorno con il loro impegno civile.
                                                                                                                  Chiara Capodaglio, III° C.

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