MANI PULITE
“Mani pulite “è un'indagine giudiziaria
contro la corruzione del mondo politico condotta a livello nazionale in Italia,
negli anni 1980-1990. Essa contribuì alla fine della Prima Repubblica e alla
scomparsa dei principali partiti di governo, come la Democrazia Cristiana (DC)
e il Partito Socialista Italiano (PSI). "Tangentopoli" fu
un'inchiesta del 1992 avviata dal
pubblico ministero Antonio Di Pietro che chiese ed ottenne la cattura di Mario Chiesa,
un membro del PSI, candidato sindaco a Milano, che, come racconta Enzo Biagi,
"lo pescano mentre ha appena intascato una bustarella di sette milioni, la
metà del pattuito, dal proprietario di una piccola azienda di pulizie che, come
altri fornitori, deve versare il suo obolo, il 10 per cento dell'appalto che in
quel caso ammontava a 140 milioni." Le indagini, iniziate a Milano, si
propagarono velocemente ad altre città, grazie alle confessioni degli arrestati
e molti industriali e politici. Il socialista Sergio Moroni, accusato di
corruzione, si uccise e lasciò una lettera in cui si dichiarava colpevole,
dichiarando che i crimini non erano per il proprio tornaconto, ma a beneficio
del partito, accusando il sistema di
finanziamento di tutti i partiti. Fondamentale per l' esponenziale delle
indagini fu la scelta dei leader politici di privare del proprio appoggio i
politici meno importanti, che, sentendosi traditi, accusavano altri politici.
Nelle elezioni amministrative del 1993 la DC perse metà dei voti e il Partito Socialista
praticamente sparì. La Lega Nord divenne la maggior forza politica dell'Italia
settentrionale. L'opposizione di sinistra si avvicinò alla maggioranza, ma
mancava ancora di unità e di leadership. Purtroppo, fino ad oggi, tutti gli
esempi di corruzione nella politica denunciati da “Mani pulite” non sono
scomparsi; la cronaca ne riporta esempi continui, che coinvolgono anche cariche
importanti dello stato. Le vittime di questo fenomeno sono le persone oneste,
che rispettano ogni giorno le leggi, ma vengono scavalcate dai corrotti,
presenti in grande numero nel nostro paese.
Beatrice Buselli, Giulia Basso, Giulia
Ravegnini, Chiara Scordo, II M
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